Differenze tra le versioni di "Locomotiva elettrica"

Da Club Ferroviario Nazionale.
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Il progetto risultava all'avanguardia per l'epoca. Alta velocità e potenza, insieme ad una batteria che permetteva il movimento in autonomia negli scali e nei depositi, ne facevano il fiore all'occhiello del materiale di trazione RGR.
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Tuttavia, la rudimentalità del circuito di carica delle batterie (realizzato con un convertitore rotante) la delicatezza dei piccoli motori ad alta tensione per i ventilatori e il compressore, le resero frequentemente vittime di guasti e spesso anche di piccoli incendi.
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Per questo motivo, nel 1986, la RGR decise di affidare alla Proclus di Tyrian il progetto di revamping delle locomotive al fine di migliorarne l'affidabilità. Vennero sostituiti i motori di compressori e ventilatori con motori in corrente alternata trifase a 380V, venne rimosso il convertitore rotante e sostituito con un gruppo statico che faceva anche funzione di caricabatterie, aumentando la durata delle batterie che non erano più soggette a una procedura di ricarica scorretta ma dettata dai limiti della tecnologia di un tempo. Infine, venne aggiunto un avviatore automatico a camme, che dispensa il macchinista dall'esclusione manuale del reostato come avveniva un tempo.
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Le locomotive così ricostruite risultano essere molto affidabili, tanto che non ne è prevista la sostituzione fino all'orizzonte del 2030.
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== Descrizione componenti ==
 
== Descrizione componenti ==

Versione attuale delle 09:42, 24 ago 2022

Locomotiva elettrica
Locomotiva elettrica in livrea blu orientale/grigio pergamena
Progettazione1942
Costruzione1943-1951
Esercizio1943-oggi
CostruttoreProclus, Elettromeccanica New Radeon, OM
Scartamento600 mm
Massa in servizio16 t
Velocità massima140 km/h
Motore6x T750
Potenza massima570 kW
Forza di trazione75 kN
Tensione di alimentazione850 V terza rotaia
BatteriaPiombo-acido, 60 elementi da 20 Ah

La locomotiva elettrica è la più veloce e potente locomotiva circolante sulla rete ferroviaria RGR.

Caratteristiche

Con una velocità massima di 140 km/h e uno sforzo di trazione corrispondentemente elevato, questa locomotiva è l'ideale per trainare lunghi treni pesanti sulle Ferrovie fondamentali elettrificate.

I difetti sono una condotta molto difficoltosa che richiede elevata attenzione ed ovviamente l'impossibilità d'uso su linee ferroviarie non elettrificate.

Cenni storici

La E326 venne progettata nel 1942 per sostituire le ormai obsolete E313 di costruzione CGE, in vista anche della possibile estensione dell'elettrificazione a tutte le linee principali della rete.

Il progetto risultava all'avanguardia per l'epoca. Alta velocità e potenza, insieme ad una batteria che permetteva il movimento in autonomia negli scali e nei depositi, ne facevano il fiore all'occhiello del materiale di trazione RGR. Tuttavia, la rudimentalità del circuito di carica delle batterie (realizzato con un convertitore rotante) la delicatezza dei piccoli motori ad alta tensione per i ventilatori e il compressore, le resero frequentemente vittime di guasti e spesso anche di piccoli incendi.

Per questo motivo, nel 1986, la RGR decise di affidare alla Proclus di Tyrian il progetto di revamping delle locomotive al fine di migliorarne l'affidabilità. Vennero sostituiti i motori di compressori e ventilatori con motori in corrente alternata trifase a 380V, venne rimosso il convertitore rotante e sostituito con un gruppo statico che faceva anche funzione di caricabatterie, aumentando la durata delle batterie che non erano più soggette a una procedura di ricarica scorretta ma dettata dai limiti della tecnologia di un tempo. Infine, venne aggiunto un avviatore automatico a camme, che dispensa il macchinista dall'esclusione manuale del reostato come avveniva un tempo.

Le locomotive così ricostruite risultano essere molto affidabili, tanto che non ne è prevista la sostituzione fino all'orizzonte del 2030.


Descrizione componenti

  1. Reostato
  2. Compressore
  3. Motori trazione
  4. Ventilatori
  5. Contattori
  6. Gruppo statico
  7. IR
  8. Batterie


Reostato

Serve a limitare la corrente dei motori in fase di avviamento. Collegando i motori direttamente alla terza rotaia, questi si comporterebbero come un corto circuito, il reostato serve ad avviare progressivamente la locomotiva.

Compressore

Fornisce l'aria compressa necessaria a far funzionare i freni ed i contattori. È automatico e il suono si sente ad intervalli casuali durante la condotta.

Motori trazione

Sono i motori, in numero di sei, collegati alle ruote tramite un ingranaggio che produce il rumore caratteristico durante la marcia.

Ventilatori

Raffreddano i motori ed il reostato. Il mancato funzionamento dei ventilatori comporta l'apertura dell'IR dopo 10 secondi

Contattori

Permettono di collegare i motori ed il reostato nelle varie combinazioni. La chiusura e l'apertura di un contattore genera un rumore di scatto ('clack') caratteristico. Ascoltando i rumori dei contattori si può sapere a che punto è l'esclusione reostatica senza dover guardare il display.

Gruppo statico

Converte la tensione della terza rotaia (850V cc) in tensione adatta (220/380V 50Hz) ad alimentare le apparecchiature ausiliarie come ventilatori, compressori, ricaricare le batterie ed alimentare la presa 220V per la ricarica di oggetti.

Batterie

Le batterie consentono di muovere la locomotiva per piccoli spostamenti (qualche centinaio di metri) in caso di mancanza della terza rotaia. Si ricaricano mentre la locomotiva ha l'IR chiuso e appena il gruppo statico è avviato, grazie ad un caricabatterie integrato nel gruppo statico. La commutazione tra terza rotaia e batteria è automatica e trasparente (non si nota alcuna differenza di prestazione)

IR

L'IR o interruttore rapido interrompe l'afflusso di corrente dalla terza rotaia in caso di condotta errata o guasto. ATTENZIONE: L'intervento frequente dell'IR comporterà un incendio della locomotiva e la rimozione di 8 punti vita al personaggio.

Interfaccia

  1. Voltmetro batteria: mostra la tensione della batteria
  2. Amperometro ramo motore: mostra la corrente di un ramo di motori.
  3. Presa elettrica: permette di ricaricare oggetti
  4. Estintore: inserendo un estintore si abiliterà l'impianto antincendio
  5. Spia antincendio: la sua accensione indica presenza di un incendio
  6. Comandi IR: apre (A) o chiude (C) l'IR
  7. Comandi shunt (indebolimento campo): inserisce (P) il pieno campo oppure lo shunt (I)
  8. Display esclusione reostato: mostra il grado di esclusione del reostato (da 1 a 5) e le transizioni
  9. Display indebolimento campo: mostra il grado di indebolimento campo (PP = pieno campo, 11 = campo indebolito, ES = shunt escluso)
  10. Pulsanti combinazione motori: sceglie la combinazione dei motori
  11. Pulsante tromba: suona la tromba
  12. Spia IR: mostra lo stato dell'IR (acceso = chiuso, spento = aperto)
  13. Spia terza rotaia: indica la presenza della tensione della terza rotaia (acceso = terza rotaia presente)
  14. Spia VM: indica lo stato della ventilazione motori (rosso = non accesa, verde = accesa, spento = manca tensione o IR aperto)
  15. Spia GS: indica lo stato del gruppo statico (giallo = avvio in corso, verde = avviato, spento = manca tensione o IR aperto)
  16. Spia batteria: indica quando la batteria è quasi scarica (si accende di giallo)

Funzionamento

Per avviare una locomotiva elettrica ci sono vari passaggi da seguire.

Preparazione

Premere il pulsante IR facendo così arrivare la corrente alla locomotiva. Si sente immediatamente oltre al colpo di chiusura dell'IR, anche la sequenza di avviamento del gruppo statico che durerà per circa 20 secondi. Una volta avviato il gruppo statico, lo stesso provvederà ad alimentare la presa per la ricarica di oggetti, a ricaricare le batterie e ad alimentare i ventilatori e il compressore.

ATTENZIONE: se si va in trazione SENZA che il gruppo statico sia avviato e i ventilatori partiti (spia VM spenta), l'IR si aprirà dopo 10 secondi e sarà necessario ripetere la sequenza da capo.

Combinazioni motori

I motori possono essere combinati elettricamente in vari modi, ottenendo queste velocità chiamate velocità economiche:

Combinazione Velocità
Serie 30 km/h
Serie-parallelo 60 km/h
Parallelo 90 km/h
Super parallelo 120 km/h

ATTENZIONE: Velocità superiori a 90 km/h potrebbero causare un deragliamento se utilizzate su ferrovie tortuose.

Avviamento treno

Per far partire il treno (andare in trazione) premere sul pulsante S (serie). Si ottiene quindi l'esclusione graduale del reostato fino al raggiungimento della velocità massima in serie (30 km/h).

Transizione

Per accelerare oltre 30 km/h, aspettare che la corrente indicata dall'amperometro sia sotto 100 A, poi premere il pulsante SP (serie parallelo) se ci si trova in serie, P (parallelo) se ci si trova in serie parallelo e così via.

La sequenza di esclusione è identica a come descritto prima.

ATTENZIONE: Se si effettua una transizione con la corrente sopra a 110A, si avrà un'apertura IR (su tutte le locomotive in caso di comando multiplo) e l'arresto del treno.

Shunt

Si può incrementare la velocità di 20 km/h inserendo uno shunt in qualsiasi combinazione, ottenendo così:

Combinazione Velocità con shunt
Serie 50 km/h
Serie-parallelo 80 km/h
Parallelo 110 km/h
Super parallelo 140 km/h

ATTENZIONE: TOGLIERE LO SHUNT PRIMA DI FARE UNA TRANSIZIONE, PENA UN VIOLENTO CORTOCIRCUITO CHE TOGLIERÀ 5 PUNTI VITA E RENDERÀ COMPLETAMENTE INUTILIZZABILE LO SHUNT, OLTRE AD INCENDIARE LA LOCOMOTIVA

Se l'indicatore dello shunt mostra la scritta ES NON è possibile inserire lo shunt, provando comunque a dare il comando di inserzione si otterrà un cortocircuito con apertura IR e intervento antincendio (se presente) e/o incendio della locomotiva

Transizioni inverse

È possibile passare da qualunque combinazione a qualunque altra purché la seconda sia minore rispetto alla prima, es. è possibile passare da PP a S, ma non da S a PP.

Lo shunt deve essere disinserito per effettuare qualunque transizione, diretta od inversa

Non è necessario togliere lo shunt se si vuole passare da qualunque combinazione a 0, verrà tolto automaticamente.

Marcia indietro

Per girare una locomotiva è sufficiente fare tasto destro su di essa con un piede di porco in mano.